Jean-Pierre e Luc Dardenne: un cinema che danza

Autori

  • Maria Federica Gesù

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/3274

Abstract

Il movimento dei corpi spicca, pulsa, nell'opera dei fratelli Dardenne: la visione attenta di film, come Rosetta (1999), Le Fils (2002), L'Enfant (2005), Le Silence de Lorna (2008), Le Gamin au vélo (2011), e l'analisi di documenti molteplici, in primo luogo il diario di Luc Dardenne, che copre il periodo 1991-2005, inoltre interviste a registi, tecnici, attori, e scritti di critici cinematografici, ne conferma e sottolinea la centralità. Dunque, il movimento umano, nella sua complessità, matrice e, insieme, chiave di lettura dell'opera d'arte, nello specifico, dell'opera filmica. Di più, il movimento umano, unica via al mistero dell'ineffabile, e all'incontro fecondo.

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Pubblicato

2012-11-19

Come citare

Gesù, M. F. (2012). Jean-Pierre e Luc Dardenne: un cinema che danza. Danza E Ricerca. Laboratorio Di Studi, Scritture, Visioni, 2(3), 181–226. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/3274

Fascicolo

Sezione

Studi