La bambola di Cagliostro. Una storia per immagini di Coppélia ou La Fille aux yeux d'émail

Autori

  • Concetta Lo Iacono

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/3343

Abstract

Di Coppelia si narra una storia degli aspetti più significativi e “perturbanti”: dall’iniziale suggestione nel racconto di E.T.A. Hoffmann, Der Sandmann, di un maestro alchemico ispirato a Cagliostro, all’ossessiva ripetizione del motivo degli occhi e dello sdoppiamento dei personaggi che hanno ispirato le illuminanti pagine di Freud. I rimandi letterari e iconografici legano i vari paragrafi dedicati all’automa anche alla luce delle intuizioni di Kleist sulla “danza senza errore” della marionetta, e alle varie mises-en-scène a partire da quella del 1870 in una Parigi alla vigilia dell’assedio prussiano. La galleria finale di immagini e video riassume i motivi salienti dell’interesse attuale del pubblico per un balletto del Secondo Impero reinventato in scena (o sullo schermo) da coreografi contemporanei attratti dai lati feticistici della bambola, o dai ricostruttori “filologici” del repertorio accademico.

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Pubblicato

2012-11-26

Come citare

Lo Iacono, C. (2012). La bambola di Cagliostro. Una storia per immagini di Coppélia ou La Fille aux yeux d’émail. Danza E Ricerca. Laboratorio Di Studi, Scritture, Visioni, 2(3), 35–60. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/3343

Fascicolo

Sezione

Studi