The Negro Dance
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/6629Abstract
Frutto di una ricerca antropologica nelle Indie Occidentali, il saggio The Negro Dance (1941) di Katherine Dunham identifica danze sacre e secolari specifiche e individua gli effetti dei processi di urbanizzazione, che adotta anche come strumento di osservazione e riconoscimento della genealogia africanistica dei balli dell’America del Nord. Lo scritto riflette il background della New Negro Renaissance, ma si distingue dalla produzione culturale coeva, che rinnegava il corpo nel tentativo di elevare l'immagine dell'artista e intellettuale afroamericano. Sincretismo della tecnica e modalità compositive della Dunham non segnano, quindi, solo gli esordi della black dance, ma mostrano una consapevolezza teorica che precorre gli sviluppi dei dance e cultural studies. Unendo approccio teorico e competenza performativa, Dunham anticipa anche di vari decenni le scelte metodologiche che hanno contraddistinto il settore disciplinare dell’antropologia della danza. Inoltre, poiché con modalità differenti è riuscita a portare il sapere antropologico fuori dall’accademia e a farne uno strumento di trasformazione sociale, è oggi considerata un’esponente ante litteram dell’antropologia pubblica o applicata. The Negro Dance è qui pubblicato con l’introduzione di Rossella Mazzaglia, la postfazione di Cristiana Natali e una nota biografica della figlia, Marie-Christine Dunham Pratt.
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