La danza di Zorba: evoluzione di un mito moderno
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/7676Abstract
Il romanzo di Nikos Kazantzakis, conosciuto in tutto il mondo come Zorba il Greco, accoglie in sé non poche riflessioni di natura filosofica. Fin dal prologo la danza ha grande rilievo, perché in grado di comunicare quello che l’uomo non riesce a esprimere a parole. La trasposizione del romanzo in coreografia, nel 1987, da parte di Lorca Massine su musiche di Mikis Theodorakis per commissione dell’Arena di Verona, ha semplificato la complessità ideologica del libro “ringiovanendo” il mondo antico descritto da Kazantzakis e concentrandosi sull’aspetto visuale del folklore. Il contrasto apollineo/dionisiaco è affidato allo stile dei protagonisti, che in una visione moderna propongono l’eredità coreutica della Grecia tradizionale, imponendo come “nuova tradizione” una danza (il syrtaki) appositamente creata per il film diretto da Michel Cacoyannis nel 1964. In questo saggio si tenterà una disamina a volo d’uccello del mito di Zorba, nel tentativo di riportare alla luce il reale significato attribuito alla danza come emerge dal romanzo, sottolineando la distorsione che, ad oggi, si riscontra nei confronti del personaggio alla luce delle rappresentazioni coreutiche. Muovendo da una sintetica comparazione tra romanzo, film e partitura coreografica, si esaminerà l’evoluzione della danza di Zorba nei tre contesti in esame e il suo punto d’approdo nella coreografia di Massine, nel passaggio dal codice letterario a quello della danza, in una visione che permetta di leggere l’evoluzione dei personaggi femminili e della danza stessa, in una prospettiva non più solo maschile.
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