La critica e la nuova danza in Italia. Alcune riflessioni sugli anni Ottanta e un’ipotesi di ricerca attuale
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/4972Abstract
Il presente contributo nasce sulla scia del lavoro svolto durante la mia tesi di dottorato sulla nuova danza in Italia negli anni Ottanta. Partendo dagli studi effettuati, dalle riflessioni, dai dibattiti con artisti e colleghi, avvenuti durante il percorso, intendo esporre alcune delle considerazioni emerse e solo in parte organizzate nell’elaborazione finale della tesi. Mantengo volontariamente tali considerazioni nel loro stato di bozza informale in quanto suscettibili di revisioni, di necessarie verifiche, nella possibilità di un proseguimento della ricerca. L’intervento ruota intorno a una questione: come porsi nelle vesti di critico rispetto alla “nuova danza” e “come osservare”. In un primo momento mi soffermo intorno agli anni Ottanta come fase storica dove rispetto a tale fenomeno artistico si avvertì in modo particolare l’urgenza di una riconsiderazione dei parametri stessi dell’osservare, conoscere, interpretare, valutare. In un secondo momento, posti come tutt’altro che stabilizzati taluni interrogativi e le questioni metodologiche, espongo alcune prospettive che si sono presentate con l’ipotesi di costituzione di un “Osservatorio critico” sulla danza contemporanea.
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