A Conversation on the Aesthetics of Improvisation and Some Other Things
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/5959Abstract
Intrecciando biografia artistica e personale, nella conversazione con Rossella Mazzaglia qui pubblicata per la prima volta, Simone Forti ripercorre l’esperienza formativa con Anna Halprin, precisa le motivazioni che la spingono a trasferirsi a New York nel 1959 e illustra le frequentazioni ed esperienze creative dei primi anni Sessanta a confronto con il nuovo teatro, la musica e l’arte visiva. Mostra il passaggio a una concezione strutturata dell’improvvisazione, impiegata dall’artista nel corso degli anni e, contemporaneamente, da altri esponenti della danza postmoderna americana.
L’intervista costituisce una fonte storiografica su Forti e sulla sperimentazione newyorchese dei primi anni Sessanta, ma anche uno spunto di riflessione inedito sulle affinità cinestesiche tra opere di diverso genere e disciplina. L’intervista è pubblicata in inglese e seguita da un commento di Rossella Mazzaglia in italiano.
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