Danza e pantomima: modelli interpretativi e chiavi di lettura
DOI :
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/4980Résumé
Uno dei problemi più spinosi nell’affrontare lo studio del ballo pantomimo riguarda la sua messa in scena. L’amalgama di danza e pantomima che sembra essere la vera e autentica novità della riforma della danza teatrale resta, per noi “spettatori” moderni, un enigma di difficile decifrazione.
L’intervento si propone di delineare come danza e pantomima si possano combinare all’interno del ballo pantomimo settecentesco prendendo in esame quattro fonti: il libretto del ballo The Loves of Mars and Venus (1717) di John Weaver, il resoconto del «Mercure de France»sulla messinscena del Pygmalion di Maria Sallé (1734), il Trattato teorico-prattico di Gennaro Magri (1779) e il manoscritto Ferrère (redatto nel 1782). Tali documenti si pongono, a vario titolo, come dei “modelli interpretativi” e permettono di identificare una sorta di pratica scenica comune e “internazionale” che dunque, verosimilmente, riguarda anche i coreografi attivi in Italia nella seconda metà del Settecento.
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