“A continuous awakening movement”. Note sul choreocinema di Maya Deren
DOI :
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/8852Résumé
Maya Deren ha prodotto, tra gli anni quaranta e la metà degli anni cinquanta del secolo scorso, un cinema visionario in cui la danza e i danzatori diventano i protagonisti della trasfigurazione del reale in arte, del viaggio dal mondo visibile a quello invisibile delle forme sottili dell’inconscio e della mente. Il saggio si incentra sul ciclo di film di Maya Deren che John Martin, critico di danza del New York Times e teorico di punta della modern dance, definì come choreocinema, «una nuova arte dove danza e cinema collaborano alla creazione di un’opera unitaria», soffermandosi principalmente su A Study in Choreography for Camera del 1945, che Deren creò collaborando con il danzatore afro-americano Talley Beatty.Téléchargements
Publiée
2018-12-31
Comment citer
Di Bernardi, V. (2018). “A continuous awakening movement”. Note sul choreocinema di Maya Deren. Danza E Ricerca. Laboratorio Di Studi, Scritture, Visioni, 10(10), 161–173. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/8852
Numéro
Rubrique
Studi
Licence
© Vito Di Bernardi 2018
I diritti d'autore e di pubblicazione di tutti i testi nella rivista appartengono ai rispettivi autori senza restrizioni.
Questa rivista è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unported (licenza completa).
Vedere inoltre la nostra Open Access Policy.