“Scene ibride”. I livelli d'ibridazione nella danza tra innovazione e tradizione

Autori

  • Giuseppe Burighel  

DOI:

https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/6603

Abstract

In virtù della capacità a federare le arti, l’arte del danzare in scena è quella pratica del corpo in grado di raccogliere attorno a sé espressioni e competenze diverse. Il corpo (danzante) federa le arti allo stesso modo in cui ne ibrida anche i concetti e le tecniche. Tali ibridazioni non sarebbero nuove alle arti coreutiche, ma risalgono agli albori delle danze di scena : ciò che le rende uniche in epoca contemporanea è la radicalità di pratiche che operano in direzione della perdita dei codici spettacolari. Tuttavia, l’ibridazione come metodo procedurale nella definizione dello spettacolo di danza non può dirsi inedito. Per discuterne, abbiamo individuato quattro diversi livelli d’ibridazione nella danza: una ibridazione del processo di composizione, una ibridazione del danzatore, una ibridazione dell’autore e, infine, una ibridazione a livello del sistema di diffusione.

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Pubblicato

2017-01-30

Come citare

Burighel, G. (2016). “Scene ibride”. I livelli d’ibridazione nella danza tra innovazione e tradizione. Danza E Ricerca. Laboratorio Di Studi, Scritture, Visioni, 8(8), [63–75]. https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/6603

Fascicolo

Sezione

Studi