Fantasmata: l’astanza della danza?
DOI :
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/6598Résumé
Il termine fantasmata, utilizzato da Domenico di Piacenza nel De arte saltandi et choreas ducendi, è stato indagato da molti studiosi e ha sollevato numerosi dibattiti. Potremmo riassumere il concetto di fantasmata in quell’attimo di sospensione, carico di energia ed emozione, tra il movimento e la stasi, tra la potenza e l’atto, che tanti rimandi ha con la cultura classica. Un altro termine estremamente complesso è quello creato da Cesare Brandi per descrivere una fase estetica della percezione dell'opera d'arte: l’astanza. Quando l’arte si manifesta alla coscienza, condensandosi in un’immagine, si crea una sospensione dell’esistenza. Indagando le diverse valenze e accezioni dei concetti di fantasmata e astanza, si notano tre tematiche che ritornano con forza: immagine (con profonde connessioni alla memoria), tempo e spazio.
Téléchargements
Publiée
Comment citer
Numéro
Rubrique
Licence
© Elisa Anzellotti 2016
I diritti d'autore e di pubblicazione di tutti i testi nella rivista appartengono ai rispettivi autori senza restrizioni.
Questa rivista è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unported (licenza completa).
Vedere inoltre la nostra Open Access Policy.