Pratiche del classico: Paolo Fabbri e la danza italiana negli anni Trenta
DOI :
https://doi.org/10.6092/issn.2036-1599/7673Résumé
Critico e organizzatore di spettacoli di danza, Paolo Fabbri compie un breve ma intenso percorso nel panorama coreico italiano del tempo fascista. Operando sostanzialmente al principio degli Anni Trenta, Fabbri propone, tanto sulla carta stampata quanto sulla scena, una via alla danza del proprio tempo fondata sul recupero e sul ripensamento della danza classica di tradizione italiana. L’articolo vuole porre in luce alcuni snodi essenziali del suo lavoro, quali le fonti di ispirazione (specie quella rappresentata dal critico André Levinson), le caratteristiche del metodo e del linguaggio critico, le scelte condotte in termini di ideazione e realizzazione di eventi spettacolari.
Téléchargements
Publiée
Comment citer
Numéro
Rubrique
Licence
© Giulia Taddeo 2017
I diritti d'autore e di pubblicazione di tutti i testi nella rivista appartengono ai rispettivi autori senza restrizioni.
Questa rivista è distribuita con licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 3.0 Unported (licenza completa).
Vedere inoltre la nostra Open Access Policy.